Se da un lato si sente spesso parlare di stretching, dall'altro non si conoscono le sue reali applicazioni e i benefici che può apportare alla nostra salute.
Negli ultimi anni sono stati effettuati diversi studi su questo tema dove sono stati individuati i pilastri teorici ed, in seguito, anche le tecniche di applicazione.
A questo scopo, oggi voglio parlarti dei benefici dello stretching e fornirti qualche esempio di esercizio per l'home fitness!

Che cos'è lo stretching
Il termine stretching è di origine anglosassone ed è stato coniato per indicare "stiramento" o "allungamento".
Si tratta quindi di un insieme di tecniche volte ad indurre un allungamento muscolare in molte discipline sportive che si traduce a sua volte in una maggiore:
-ampiezza dei movimenti;
-coordinazione e dinamicità; 
-forza;
-risparmio energetico.
Lo stiramento e l'allungamento sono movimenti innati nel nostro comportamento (come anche in quello degli animali), basti pensare ai movimenti di stiracchiamento che facciamo la mattina appena svegliati.
I muscoli possono essere considerati come degli elastici che si allungano ed accorciano; tuttavia, non possono accorciarsi di molto se non vengono allungati sufficientemente.
Ogni muscolo striato del nostro corpo è strutturato in maniera molto specifica. Infatti l'unità funzionale è costituita dalla fibra muscolare caratterizzata da strutture proteiche chiamate sarcomeri, i quali sono formati da due principali proteine: actina e miosina. L'allungamento e l'accorciamento dei sarcomeri sono indispensabili per i movimenti.
Un recente studio condotto nell'Università di Londra ha riportato che l'allungamento muscolare porta alla formazione di nuove strutture sarcomeriche, migliorando nettamente il movimento fisico.

I Benefici dello stretching blog fassi

Gli obiettivi e i benefici
Lo stretching può apportare notevoli benefici al nostro corpo, poiché non solo agisce a livello dei muscoli e dei tendini ma anche sulle articolazioni ed ossa.
Infatti, una maggiore lubrificazione abbassa drasticamente il rischio di sviluppare l'artrosi, riducendo l'usura della cartilagine.
Per quanto riguarda, invece, l'allungamento, ciò che si modifica non è lo stiramento della fibra muscolare ma si verifica una maggiore tolleranza al grado di allungamento da parte del sistema neuromuscolare, modulando la sensazione di dolore e tensione.

Quando deve essere svolto
A seconda della tipologia di stretching e dello scopo, questo può essere svolto in diversi momenti, come prima o dopo l'allenamento.
Per lo stretching dinamico, si consiglia che venga effettuato prima della seduta come metodo di riscaldamento; se, infatti, prima dell'allenamento venisse usato quello statico si rischierebbe di peggiorare la prestazione fisica e di aumentare il rischio degli infortuni.
Nel caso in cui si voglia svolgere stretching per migliorare la postura, il momento più adatto è alla fine dell'attività sportiva. Alcuni studi suggeriscono che si ottengono maggiori benefici quando lo stretching viene effettuato con una temperatura corporea medio-alta, come nel periodo del post-allenamento.
Se, invece, si preferisce conseguirlo nei giorni di riposo, si consiglia di fare prima un po' di attività aerobica oppure a seguito di un bagno caldo o di una sauna. 

Alcune tipologie di stretching
Esistono diverse tipologie di stretching, vediamo quali sono!
-Stretching dinamico: consente l'oscillazione controllata degli arti; viene impiegato prevalentemente da atleti, poiché richiede un'elevata specializzazione, dal momento che se fatto in maniera scorretta può causare problemi alle articolazioni, ai muscoli e ai tendini.
-Stretching statico: sia quello attivo che quello passivo sono importanti per migliorare i tempi di recupero dopo un allenamento.
-Stretching globale attivo: si basa sul concetto che solo gli stiramenti realizzati in maniera globale sono quelli realmente utili; gli esercizi mirano a migliorare la postura e per prevenire le alterazioni a carico dell'equilibrio neuro-degenerativo che possono essere riconducibili all'attività sportiva.
-PNF: si tratta di esercizi che vengono svolti nell'ambito della fisioterapia per stimolare i propriocettori per l'invio degli stimoli muscolari a specifiche aree del sistema nervoso.

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Il ruolo dello stretching nella fisioterapia
Per la salute umana una delle più importanti funzioni dello stretching rientra nell'ambito della fisioterapia. Vengono, infatti, eseguiti degli esercizi che aiutano il paziente a riacquisire le normali funzionalità muscolari, oltre che a prevenire eventuali complicazioni.
Recentemente la ricerca è sempre più convinta che lo stretching può essere utilizzato anche per il mal di schiena; sembrerebbe che alcuni esercizi riescano ad agire positivamente sui muscoli del rachide, riducendo il dolore.

Gambe: dalla posizione eretta, piega il busto sporgendoti in avanti e con le mani cerca di toccare il pavimento; resta in questa posizione per almeno 30 secondi.
Schiena: straiato per terra, piega le gambe e portale il più possibile vicino al mento; mantieni la posizione per 20 secondi.
Quadricipiti: si parte in piedi, piega una gamba portando il piede vicino al glueto e puntando il ginocchio a terra; resta in questa posizione per 30 secondi e ripeti anche con l'altra gamba.
Articolazioni: stando in piedi, divarica le gambe fino a quando non raggiungi la larghezza delle anche e fai 10 piegamenti.
Plopacci: dopo esserti posizionato di fronte ad una parete, fletti una gamba e distendi l'altra indietro; resta così per 30 secondi e ripeti l'esercizio alternando le gambe.