L’amaranto è una pianta erbacea che cresce tutto l’anno, pur non essendo un cereale o meglio un cerale atipico, può essere inserito in un sano piano alimentare da ogni tipologia di persona.

E’ davvero un super food come vedremo, e ne usano i chicchi proprio come un vero cereale, e quindi cucinato nella medesima maniera.

Per anni è stato dimenticato e poi riscoperto attorno alla fine degli anni ’70.
Il nome Amaranto deriva dal greco “amarantos” che significa “che non appassisce”, conosciuto sin dall’antichità, è originario delle zone dell’America centrale.


Le proprietà nutrizionali

E’ un alimento privo di glutine e inoltre ricchissimo di fibre che lo rendono facilmente digeribile e indicato particolarmente a chi soffre di celiachia o comunque a chi soffre di disturbi intestinali.
Ha un ottimo carico di proteine di ottima qualità e quindi adatto anche alla cucina vegetariana o vegana come fonte alternativa alle proteine animali e derivati.
L’amaranto contiene alte dosi dell’amminoacido lisina oltre che a ferro, calcio, fosforo, e magnesio; inoltre vitamine del gruppo B e C, acido aspartico, arginina, serina ed alanina: il tutto per ottimizzare il sistema immunitario e renderlo più forte.
Oltre che a consigliarlo per l’alimentazione sportiva, può essere assimilato tranquillamente anche dai bambini ( già dalle prime fasi dello svezzamento ) e dalle persone anziane.
L’amaranto è utilissimo anche per la salute dell’apparato cardiovascolare in quanto contiene fitosteroli in elevate quantità e quindi utile per tenere i livelli di colesterolo a regime e per aiutare a ridurlo se troppo elevato.
Per finire , secondo recenti studi, darebbe benefici anche sulla pressione arteriosa ed aiuterebbe ad abbattere i trigliceridi se troppo alti.


Ci sono controindicazioni?

Parliamo però anche delle eventuali controindicazioni dell’amaranto, anche se è da chiarire che si potrebbero sviluppare esclusivamente dopo un suo abuso.
L’amaranto contiene acido ossalico, e potrebbe per cui inibire l’assorbimento di nutrienti validi come calcio e zinco.
Non è da consigliare a persone che soffrono di patologie renali, gotta o artrite reumatoide, ma si parla sempre di un consumo elevato.
Proprio per l’elevato contenuto proteico sconsigliamo di associarlo ad altri alimenti molto proteici quali latte, uova, pesce, carni e derivati.


Conclusioni

L’amaranto è realmente un super food da riscoprire: uno pseudo-cereale sicuramente da introdurre in cucina se già non lo avete fatto. Si cucina facilmente e si abbina in maniera ottimale a preparazioni varie come piatti con le verdure o ancor più facilmente come ingrediente aggiuntivo alla classica insalata.
Vi consigliamo di utilizzarlo regolarmente per sentirne da subito l’ottimo sapore ed apprezzarne le qualità: non ne farete più a meno.