L’Italia è un paese meraviglioso, fatto di paesaggi mozzafiato e cibi invidiati da tutto il mondo: da Nord a Sud ogni regione ha la sua specialità; ma sappiamo sempre cosa esattamente mangiamo?

Farà bene o farà male?

Oggi approfondiremo in maniera semplice il discorso sui salumi e purtroppo per gli appassionati di questi alimenti ci sono anche cattive notizie.

Partiamo dal presupposto che una alimentazione corretta, sana, equilibrata e quindi varia sta alla base della nostra buona salute; sappiamo tutti che la cosa migliore è mangiare un po’ di tutto limitando quelle bevande e gli alimenti che possano influenzare negativamente il nostro benessere.

Gli alimenti più sono naturali e quindi pronti all’uso più fanno bene, mentre i cibi molto lavorati e ricchi di conservanti possono dare diversi problemi, ma parliamo comunque di un consumo eccessivo e prolungato.

 

Cos’è un salume


Un salume è un preparato alimentare a base di carne cotta o cruda il cui gusto viene arricchito con diverse spezie e sali.

Pensate che la ricetta di ogni produttore di salumi si può dire “segreta” e proprio le varie tipologie di spezie che aromatizzano gli alimenti ne esaltano i sapori e li differenziano tra di loro, creandone le particolarità che ci piacciono tanto.

L’Italia è uno dei principali Paesi produttori di salumi e in genere vengono utilizzati diversi tipi di carni, da quelle bianche, a quelle rosse sino alla selvaggina.

 

La differenza tra salume e insaccato


In genere un salume è ottenuto esclusivamente dalla lavorazione di una parte anatomica dell’animale come per esempio la coscia, il capocollo, la sottofesa, la pancia o la punta d’anca.

Gli insaccati invece vengono ottenuti dall’insieme di parti nobili e meno nobili degli animali, più nello specifico qualsiasi parte di carne venga inserita all’interno del budello naturale o sintetico: salsiccia, cotechino e zampone per esempio.

 

Proprietà nutrizionali


Ogni tipologia di salume, che sia insaccato o meno, ha diverse proprietà nutrizionali ma partiamo comunque da una base proteica di questi alimenti.

Le proteine rendono i salumi ottima fonte energetica per l’organismo, nonostante ciò ricordiamoci che hanno un alto contenuto di sale e grassi e sicuramente per una dieta equilibrata è meglio non abusarne.

I salumi cotti sono da preferire in quanto più magri, nello specifico meno del 30% di grassi, e sono anche meno ricchi di sale.

Cotti o crudi è raccomandato consumarli non più di due volte a settimana.

 

I salumi fanno anche male


Nonostante siano pietanze molto consumate e apprezzate, secondo l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, vi è una stretta correlazione tra il consumo di salumi e l’insorgere di patologie gravi: è scientificamente provato che queste carni processate siano altamente cancerogene per l’uomo.

Secondo gli studi basterebbero 50 grammi di salumi al giorno per aumentare il rischio di sviluppo di cancro al colon-retto di quasi il 20%: i salumi sarebbero infatti responsabili di diversi tumori del tratto digerente.

Ricordiamoci sempre che il movimento generale e l’attività fisica sono alla base del nostro benessere psico-fisico ma anche l’alimentazione, infatti siamo composti da ciò che mangiamo e un abuso di salumi può davvero creare problematiche serie al nostro organismo.

Il problema, come già detto, è la complessa lavorazione e stagionatura di questi cibi come la salatura e l’affumicatura: i peggiori sarebbero la pancetta, i wurstel, il prosciutto crudo e la salsiccia.

Ricordiamo comunque che stiamo parlando di problemi che possono scaturire da un consumo eccessivo di questi alimenti e soprattutto costante nel tempo, come del resto potrebbe accadere con tanti altri alimenti.

Mangiamo un po’ di tutto togliendoci qualche sfizio ma facciamolo pur sempre in maniera responsabile.