Sapevate che esistono i cereali e anche i cereali atipici o meglio pseudocereali?

Confrontandomi con i miei colleghi nutrizionisti, ho avuto il piacere di scoprire le fantastiche multiproprietà dell’amaranto, adatto anche alle persone intolleranti al glutine.

 

Da dove proviene l’amaranto


Il nome Amaranto deriva dal greco “amarantos” che significa “che non appassisce”, è  privo di glutine come già detto, inoltre è ricchissimo di fibre, per cui facilmente digeribile.

Come indicato prima è un falso cereale composto da chicchi rotondi e molto piccoli ed ha origini antichissime. I chicchi di amaranto non vengono definiti cereali in quanto in realtà sono semi contenuti nella pianta di origine.

Era un alimento già consumato dagli Aztechi che lo consideravano il grano degli Dei, anche per il suo tipico colore dorato.

 

Le proprietà dell’amaranto


L’amaranto è davvero consigliato a tutti, quindi anche a chi soffre di disturbi intestinali.

Contiene proteine di ottima qualità per cui adatto anche alla dieta di vegetariani e vegani come buona alternativa alle proteine animali e derivati.

L’amaranto contiene alte dosi dell’amminoacido lisina oltre che a minerali importanti quali ferro, calcio, fosforo, e magnesio.

Per finire contiene anche vitamine B e C, acido aspartico, arginina, serina ed alanina.

Pur non essendo quindi un cereale può essere inserito in un sano piano alimentare.

Per anni l’amaranto non è stato preso in considerazione ma fortunatamente è stato riscoperto negli ultimi periodi.

Oltre che a consigliarlo per l’alimentazione sportiva, può essere assimilato anche dai bambini ( sin dalle prime fasi dello svezzamento ) e dalle persone anziane.

L’amaranto è utilissimo anche per la salute dell’apparato cardiovascolare in quanto contiene fitosteroli in elevate quantità e quindi utile per tenere i livelli di colesterolo a regime e per aiutare a ridurlo se troppo elevato.

Per finire, secondo recenti studi, darebbe benefici anche sulla pressione arteriosa ed aiuterebbe ad abbattere i trigliceridi troppo alti.

 

Ci sono anche controindicazioni?


Parliamo però anche delle eventuali controindicazioni. L’amaranto contiene acido ossalico, e potrebbe inibire l’assorbimento di nutrienti validi come calcio e zinco.

Non è da consigliare quindi a persone che soffrono di patologie renali, gotta o artrite reumatoide.

Proprio per l’elevato contenuto proteico sconsigliamo di associarlo ad altri alimenti molto proteici quali latte, uova, carni e derivati.

L’amaranto è quindi un alimento ricchissimo e sicuramente da introdurre in cucina se ancora non l’aveste fatto: provare per credere!