La partenza per le vacanze si avvicina sempre di più? L'importante è non dimenticare di tenersi in allenamento anche al mare e di non perdere tutte quelle buone abitudini che vi hanno permesso di raggiungere l'estate con una forma fisica invidiabile. Correre in spiaggia, tuttavia, pur essendo benefico per polmoni e bronchi, può serbare alcune controindicazioni da tenere sempre bene a mente.

Ma partiamo dai lati positivi che un'attività simile può riservare agli amanti del fitness. Innanzitutto, per uno sportivo, cambiare di tanto in tanto il luogo nel quale si è soliti allenarsi, può rivelarsi un vero toccasana. Perché? Nuovi stimoli e nuove sensazioni sono fondamentali per migliorare la qualità delle proprie sedute d'allenamento e, a tal proposito, correre in spiaggia, magari alle prime luci dell'alba e su un arenile ancora deserto e silenzioso, può offrire tutta l'energia e quella particolare sensazione di benessere tanto care ai runner.

Correre sulla sabbia, inoltre, può rivelarsi molto più faticoso rispetto ad un normale allenamento in strada e può determinare risvolti positivi sull'ipertrofia degli arti inferiori, che subiscono stimoli certamente più intensi e profondi rispetto alla norma. Quest'aspetto, tuttavia, complice la mancata abitudine a correre in spiaggia, può causare anche eventuali infortuni, quali strappi o contratture, che possono interessare soprattutto la zona inferiore della muscolatura ed in particolare il tricipite della sura, ovvero la regione del polpaccio.

Al di là della giusta attenzione e dell'opportunità di adottare un allenamento che proceda per gradi, è necessario anche evidenziare il consumo energetico elevato, che corrisponde addirittura ad una volta e mezza in più rispetto alla tradizionale corsa su strada. Insomma, secondo alcuni studi scientifici, allenarsi in spiaggia permetterebbe di bruciare una quantità maggiore di grassi, soprattutto per effetto della capacità di trattenere il piede esercitata dalla sabbia più soffice.

Quando si prende a correre in spiaggia, soprattutto durante le prime sortite, non ci si può attendere miracoli dal punto di vista delle prestazioni, ma questa mancanza viene compensata dalle percezioni positive che il mare ed i panorami possono offrire al runner.

È doveroso offrire anche alcuni consigli utili, che tutti coloro che vogliono misurarsi sulle lunghe distanze in spiaggia, dovrebbero seguire attentamente.

In primo luogo, è fondamentale cominciare per gradi e non percorre distanze siderali già dal primo giorno. Nel caso in passato si abbia avuto già a che fare con infortuni ai muscoli del piede, diventa assolutamente necessario indossare delle scarpe. Considerato che la sabbia è assai cedevole e rischia di causare distorsioni anche di grave entità, è sempre preferibile correre sulla battigia, lì dove l'acqua del mare modella la sabbia e la rende più stabile e compatta.Sarebbe opportuno, inoltre, evitare di allenarsi durante le ore più calde della giornata, poiché la costante brezza marina può trarre in inganno diminuendo la percezione del calore, ma aumentando la possibilità di incappare in una brutta insolazione.

L'ultimo consiglio riguarda l'impigo delle scarpe o delle calze. Queste ultime non sono affatto l'ideale per correre sulla sabbia, considerato che non proteggono da eventuali tagli inferti da sassi e conchiglie e non eliminano il sudore, che restando a contatto con la pelle può causare l'insorgenza di fastidiose infezioni o micosi. Anche le scarpe da ginnastica tradizionali, tuttavia, impregnandosi d'acqua, potrebbero rappresentare più un problema che una soluzione e, pertanto, resta preferibile impiegare una tipologia precisa di scarpe create appositamente per correre in spiaggia. Tomaia in mesh che facilita la traspirazione, suola bassa e materiali sintetici impermeabili ed anallergici, sono le caratteristiche principali che connotano un buon paio di scarpe perfetto per correre in riva al mare.

Allora, cosa aspettate? L'estate è arrivata ed il vostro allenamento quotidiano non ha alcuna intenzione di attendere!